Il mercato degli strumenti derivati IDEM


Il mercato degli strumenti derivati (Idem o Italian DErivats Market) è il mercato italiano di Borsa in cui si negoziano contratti futures e contratti di opzione aventi come attività sottostante strumenti finanziari, tassi di interesse, valute, merci e relativi indici. Dal 22 luglio 2002 ha preso avvio il mercato dei futures su azioni o Idem stock futures.

I contratti futures sono strumenti finanziari con cui le parti si impegnano a scambiarsi alla scadenza un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito. La liquidazione a scadenza del contratto può anche avvenire mediante lo scambio di una somma di denaro (differenza tra prezzo di conclusione e prezzo di liquidazione del contratto).

I contratti di opzione invece sono strumenti finanziari con cui una delle parti, pagando un corrispettivo (premio), acquista la facoltà di acquistare (opzione call) o di vendere (opzione put), alla o entro la data di scadenza, un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito (prezzo di esercizio).

La liquidazione del contratto può anche avvenire il giorno in cui la facoltà è esercitata o alla scadenza mediante lo scambio di denaro (per le call la differenza tra prezzo di liquidazione dell’attività sottostante e prezzo di esercizio, per le put differenza tra prezzo di esercizio e prezzo di liquidazione dell’attività sottostante).

I mercati futures delle merci e delle materie prime si sono sviluppati verso la metà del diciannovesimo secolo e rappresentano la naturale evoluzione e aggiornamento delle modalità di contrattazione esistenti in quel periodo.

I primi contratti futures riguardavano il grano, il cotone, il cacao, poi successivamente i metalli come l’oro, il rame, l’argento e il platino e infine il petrolio e le valute.

I futures e le options, detti anche prodotti finanziari derivati o più semplicemente ‘derivati’, sono in pratica dei contratti a consegna differita con i quali i contraenti si impegnano a scambiare dei beni a una data futura preconcordata e a un prezzo stabilito al momento del contratto.

I contratti futures e le options (opzioni) sono contratti standardizzati e negoziabili e assumono perciò la fisionomia di titoli più precisamente, di titoli derivati da uno o più titoli preesistenti; il titolo oggetto del contratto è chiamato titolo sottostante (underlying security o commodity).

In particolare, la funzione svolta dal mercato degli strumenti derivati non è quella di fornire un mezzo di finanziamento o investimento in valori mobiliari o per lo scambio di beni, ma quello di fornire un mezzo di copertura dal rischio che si verifichi una variazione indesiderata dei prezzi dei beni.

Sull’IDEM di Milano oggi sono quotati i seguenti contratti:

  • Futures, minifutures e opzioni sull’indice S&P/MIB
  • S&P/Mib Futures
  • Mini S&P/Mib
  • Opzioni su S&P/Mib
  • Futures e opzioni su singoli titoli (ad esempio FIAT, GENERALI, ecc.)

Per esempio è possibile acquistare il contratto future sull’intero indice di borsa italiana (S&P/Mib future) oppure acquistare opzioni CALL o PUT sul singolo titolo azionario, ad esempio GENERALI.

L’acquirente dell’opzione CALL con scadenza 09/2008 al prezzo di esercizio (strike) di 23 Euro acquista la facoltà ma non l’obbligo di comprare 100 azioni GENERALI in cambio di un premio di € 1,16 (prezzo di chiusura di lunedì 14 luglio 2008). Le opzioni di tipo PUT danno invece il diritto di vendere a termine il sottostante ad un prezzo (strike) di esercizio prefissato.

Se alla data di scadenza dell’opzione il sottostante è quotato ad un prezzo inferiore a quello di esercizio (strike) nel caso della CALL l’opzione scade senza valore, il valore della PUT invece sarà esattamente pari alla differenza tra i 2 prezzi: infatti il possessore dell’opzione PUT troverà conveniente vendere ad un prezzo superiore e riacquistare immediatamente a pronti ad un prezzo inferiore lo stesso sottostante.

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