Home banking e finanza on line


Il commercio elettronico (detto e-commerce o electronic commerce), nonostante sia stato definito in molti modi, può semplicemente ma efficacemente identificarsi nella vendita di beni e servizi attraverso Internet.

L’ampiezza dell’oggetto dell’e-commerce evidenzia la necessità di individuare delle sottocategorie del fenomeno. L’e-flnance (o finanza elettronica) è una di esse: una particolare manifestazione dell’ e-commerce avente a oggetto strumenti finanziari.

L’e-finance, a sua volta, si articola in home banking (ossia Internet banking o phone banking secondo lo strumento di comunicazione utilizzato) e trading on line. L’Internet banking identifica l’apertura da parte degli istituti di credito di un sito Internet su cui offrire i propri prodotti e servizi bancari; il trading on line comporta la possibilità di effettuare compravendite di strumenti finanziari mediante Internet.

L’Internet banking si evolve in fasi cui corrisponde un progressivo avanzamento del servizio: dall’offerta di funzionalità informative (simili a quelle ottenibili via telefono), all’introduzione di tecnologie interattive per i classici servizi di conto corrente, fino a funzioni complesse (quali il trading on line su mercati azionari, obbligazionari e di strumenti derivati).

Il servizio di trading, pertanto, nel caso sia offerto da un istituto di credito, rappresenta un’evoluzione dell’home banking; costituisce, invece, un fenomeno indipendente qualora erogato da un broker sia esso un discount broker oppure un full service broker.

La possibilità di negoziare titoli via Internet inizia negli Stati Uniti nella prima metà degli anni Ottanta, ma la costosità e la complessità delle operazioni, associate ai problemi di sicurezza, ne hanno frenato la diffusione. Dato il difficile scenario, gli intermediari entrati sul mercato virtuale hanno dovuto puntare su strategie aggressive di prezzo.

L’esplosione del trading oniine è peraltro avvenuta solo negli anni novanta per effetto dello sviluppo dell’ e-commerce reso possibile, a sua volta, da un insieme di fenomeni concomitanti:

a. Sviluppo di tecnologie a prezzi sempre più contenuti, diffusione di conoscenze informatiche elementari e del fenomeno Internet (con la sua facilità di accesso).

b. Diffusione di operatori del mercato virtuale in grado di offrire un servizio efficiente a costi inferiori ai tradizionali.

c. Progressivo superamento delle preoccupazioni legate alla sicurezza della Rete.

Le prospettive di sviluppo futuro del settore, dati i vantaggi di accessibilità spazio-temporale e la riduzione dei costi di negoziazione, sono essenzialmente connesse all’accresciuta libertà indotta da Internet.

La rivoluzione prodotta nel mondo finanziario e l’associata trasformazione nelle abitudini degli investitori da un lato e nelle strategie degli intermediari dall’altro non è in ogni caso esente da rischi e difficoltà.

Un’importante condizione affinché le molteplici implicazioni del fenomeno siano orientate al rispetto dei principi di tutela del risparmiatore e di regolata libertà di sviluppo del fenomeno è rappresentata da adeguati interventi legislativi a livello comunitario e nazionale.

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