Archivio della Categoria 'Nozioni di base'

Soggetto giuridico e soggetto economico

giovedì 3 dicembre 2015

Soggetto giuridico e soggetto economico

Soggetto giuridico e soggetto economico

Il soggetto giuridico ed il soggetto economico variano a seconda della forma giuridica adottata dall”azienda e dalle modalità con le quali vengono effettuate la funzione decisionale e quella amministrativa.

In ambito aziendale agiscono diverse tipologie di soggetti fra cui ricordiamo il soggetto giuridico, il soggetto economico, gli amministratori, i finanziatori, i dirigenti, i tecnici e gli esecutori.

Fra questi assumono particolare rilievo il soggetto giuridico e il soggetto economico, i quali variano a seconda della forma giuridica adottata dall’azienda.

Leggi articolo intero:

Soggetto giuridico e soggetto economico

Polizza fideiussoria

lunedì 10 febbraio 2014

Polizza fideiussoriaPolizza fideiussoria

La garanzia aggiuntiva più diffusa è la fideiussione, o polizza fideiussoria con cui un soggetto, fideiussore, si obbliga personalmente verso il creditore (la banca) a garantire l’adempimento dell’obbligazione (il mutuo) del debitore (mutuatario).

A fronte di un finanziamento solidamente garantito da ipoteca di primo grado, le banche possono comunque richiedere l’acquisizione di ogni ulteriore garanzia ritenuta opportuna per la concessione del mutuo.

Occorre puntualizzare che le garanzie accessorie come la polizza fideiussoria non determinano automaticamente l’innalzamento della percentuale di concessione del mutuo,che resta l’ 80% del valore o costo dell’immobile, ma sono finalizzate ad accresceme le garanzie di rimborso.

Per saperne di più:

http://www.mc2elearning.com/html/polizza-fideiussoria.html

Che cos’è il TAEG?

martedì 10 dicembre 2013

Cosa e questo taegChe cos’è questo famoso TAEG ?

Il Tasso Annuo Effettivo Globale è il costo effettivo di un mutuo o di un finanziamento rateale e corrisponde in pratica al tasso di interesse effettivo annuo che eguaglia finanziariamente il prestito iniziale alla sommatoria degli importi rimborsati.

Da alcuni anni si fa un gran perlare di termini come TAEG, TAN, Finanziamento a tasso zero, e chi più ne ha più ne metta, ma che cos’è un TAEG e soprattutto qual è il suo significato tradotto in soldoni ?

Per saperne di più:

http://www.mc2elearning.com/html/che-cosa-e-il-taeg.html

Logaritmi con la calcolatrice di windows

sabato 19 luglio 2008

Avviate il programma di utilità di windows Calcolatrice (Avvio / Programmi / Accessori / Calcolatrice) in modalità scientifica (Visualizza / Scientifica).

Vogliamo mostrare come risolvere una espressione con l’uso dei logaritmi. Per esempio calcolare il logaritmo dell’espressione:

equivale a trasformarla nella forma seguente:

Inseriamo nella calcolatrice di windows dapprima il numero di cui vogliamo calcolare il logaritmo, che nel nostro caso è 1,0375, quindi facciamo clic sul pulsante log cerchiato in figura:

 

Il risultato parziale sarà 0,015988 ecc. Ora facciamo clic sul pulsante * segno di moltiplicazione (che equivale a x) quindi inseriamo 1,5.

 

A questo punto basterà fare clic sul pulsante = ed avremo il risultato finale

Che è 0,023982 ecc.

Quindi, ricapitolando:

1,5 x Log 1,0375 = 1,5 x 0,015988 = 0,023982

Il pulsante Log indica il Logaritmo in base 10, mentre il pulsante ln va utilizzato quando si vuole calcolare il logaritmo naturale o in base 2,718281 di un qualsiasi numero. Ricordiamo che il logaritmo di un numero è l’esponente che si deve dare alla base per avere quel numero.

Ecco perchè calcolare il logaritmo di un’espressione che contiene già degli esponenti equivale a moltiplicare gli esponenti per il logaritmo della base, come nell’esempio il logaritmo (base 10) di 1,0375 elevato a (3/2) è uguale a (1,5) x Log 1,0375.

Logaritmo in base di 10 di 1,0375 = 0,015988 significa esattamente che 0,015988 è l’esponente che bisogna dare alla base 10 per ottenere il numero 1,0375.

Infatti 10^0,015988 = 1,0375. Provata a fare anche questo calcolo con la calcolatrice di windows (vedi il post ‘Espressione esponenziale con la calcolatrice di windows‘).

Come installare gli strumenti di analisi di Excel

giovedì 17 luglio 2008

Gli strumenti di analisi sono un componente aggiuntivo di Microsoft Excel, già disponibile a partire dalle versioni 97′ e 2000. Gli strumenti di analisi consentono di integrare le funzioni di base già integrate in Excel nella configurazione predefinita, con nuove funzioni, in particolare di tipo statistico e finanziario, come quelle di cui ci occupiamo in questo sito.

Gli strumenti di analisi comprendono anche funzioni matematico trigonometriche e le funzioni ingegneristiche.

E’ molto probabile che alcune funzioni finanziarie da noi trattate non le troviate immediatamente quando fate Inserisci, Funzione, perchè magari avete una installazione di default di Microsoft Excel.

Per poterle visualizzare ed inserirle nel foglio dovete seguire una facilissima procedura, eccola:

fate clic sul Menù Strumenti, quindi cercate la voce Componenti aggiuntivi o Aggiunte, come nella figura sotto (la versione in questo caso è Excel 2003)

Si aprirà la finestra di dialogo Componenti aggiuntivi (o Aggiunte) nella quale occorre spuntare la casella di controllo Strumenti di Analisi nel controllo lista di sinistra Componenti aggiuntivi disponibili.

Se la voce Strumenti di analisi non dovesse essere presente allora occorrerebbe fare clic su Sfoglia e cercare Analisys ToolPack. Fare click sul pulsante OK, il componente aggiuntivo strumenti aggiuntivi verrà installato automaticamente: potrebbe venire richiesta l’introduzione del CD o del DVD originale di Microsoft Excel.

Se non è possibile trovare il componente, allora uscite da Excel, in Windows fate clic su Avvio (Start), Impostazioni, Pannello di Controllo quindi sull’icona Installazione Applicazioni.

In corrispondenza del pacchetto Microsoft Office Standard (o Professional) Edition, nella lista dei programmi attualmente installati troverete 2 piccoli pulsanti di comando: Cambia e Rimuovi: fate clic sul primo (Cambia).

Windows Installer lancerà la procedura di installazione o setup di Microsoft Office 200x (0,3,7 a seconda della vostra versione…)

Ad un certo punto vi troverete una finestra di dialogo simile a quella rappresentata qui sotto:

Selezionate Aggiungi / Rimuovi caratteristiche quindi fate clic sul pulsante di comando Avanti.

Attenzione! Nel passaggio successivo deve comparire una casella di opzione dal nome Personalizzazione avanzata applicazioni: spuntatelo quindi fate clic su Avanti.

Nella finestra di dialogo personalizzazione avanzata, riprodotto nella figura sottostante, aprite Microsoft Office, quindi Microsoft Office Excel, Componenti aggiuntivi e infine Strumenti di analisi.

Fate clic sulla piccola freccia di colore nero rivolta verso il basso posta immediatamente a destra del’icona a forma di drive, si aprirà un menù a discesa, abilitate l’opzione Esecuzione completa dal computer locale e fate clic sul pulsante Aggiorna.

Al termine vi apparirà il messaggio: Aggiornamento di Microsoft Office 200x (0,3,7) completato. Chiudete tutte le finestre e riavviate Excel.

Fate clic questa volta sul menù Inserisci, quindi su Funzione. Dovrà apparirvi la finestra di dialogo Inserisci Funzione. Nella categoria Finanziarie, dovrebbero ora esserci tutte le funzioni al gran completo! Con la versione 2003 sono 54.

Espressione esponenziale con la calcolatrice di windows

mercoledì 16 luglio 2008

In Windows fare clic su Start (Avvio), quindi su Programmi, Accessori, Calcolatrice. Di default la calcolatrice è visualizzata in modalità standard. Per attivare la modalità scientifica basta fare clic sul menù Visualizza, quindi su Scientifica.

Risolvere la seguente espressione con l’uso della calcolatrice scientifica di windows:

476 x (1 + 0,06) ^ 7 = ?

Passo nr.1

Inserire con il normale tastierino numerico posto sulla destra il valore 1,06 (usare il tasto virgola posto immediatamente sotto il tasto del numero 3), quindi fare clic sul tasto x^y posto sulla parte sinistra della calcolatrice.

Passo nr. 2

Inserire l’esponente per l’elevamento a potenza, nel nostro caso è 7, quindi fare clic sul pulsante = (cerchiato nella figura sotto)

La calcolatrice dovrà visualizzare il risultato di (1,06)^7 = 1,50363025899136

Passo nr.3

Mentre il risultato parziale è ancora visualizzato, fare clic sul pulsante * (che sta per segno di moltiplicazione x ). Non fate clic su CE o su C perchè altrimenti il risultato parziale viene cancellato!

Passo nr.4

Ora inserite il valore 476 usando normalmente il tastierino numerico di destra, quindi fate clic di nuovo sul tasto =

La calcolatrice dovrà visualizzare il risultato di: 476 x (1,06)^7 = 715,72800327988736, cioè 716 Euro.

Home banking e finanza on line

domenica 13 luglio 2008

Il commercio elettronico (detto e-commerce o electronic commerce), nonostante sia stato definito in molti modi, può semplicemente ma efficacemente identificarsi nella vendita di beni e servizi attraverso Internet.

L’ampiezza dell’oggetto dell’e-commerce evidenzia la necessità di individuare delle sottocategorie del fenomeno. L’e-flnance (o finanza elettronica) è una di esse: una particolare manifestazione dell’ e-commerce avente a oggetto strumenti finanziari.

L’e-finance, a sua volta, si articola in home banking (ossia Internet banking o phone banking secondo lo strumento di comunicazione utilizzato) e trading on line. L’Internet banking identifica l’apertura da parte degli istituti di credito di un sito Internet su cui offrire i propri prodotti e servizi bancari; il trading on line comporta la possibilità di effettuare compravendite di strumenti finanziari mediante Internet.

L’Internet banking si evolve in fasi cui corrisponde un progressivo avanzamento del servizio: dall’offerta di funzionalità informative (simili a quelle ottenibili via telefono), all’introduzione di tecnologie interattive per i classici servizi di conto corrente, fino a funzioni complesse (quali il trading on line su mercati azionari, obbligazionari e di strumenti derivati).

Il servizio di trading, pertanto, nel caso sia offerto da un istituto di credito, rappresenta un’evoluzione dell’home banking; costituisce, invece, un fenomeno indipendente qualora erogato da un broker sia esso un discount broker oppure un full service broker.

La possibilità di negoziare titoli via Internet inizia negli Stati Uniti nella prima metà degli anni Ottanta, ma la costosità e la complessità delle operazioni, associate ai problemi di sicurezza, ne hanno frenato la diffusione. Dato il difficile scenario, gli intermediari entrati sul mercato virtuale hanno dovuto puntare su strategie aggressive di prezzo.

L’esplosione del trading oniine è peraltro avvenuta solo negli anni novanta per effetto dello sviluppo dell’ e-commerce reso possibile, a sua volta, da un insieme di fenomeni concomitanti:

a. Sviluppo di tecnologie a prezzi sempre più contenuti, diffusione di conoscenze informatiche elementari e del fenomeno Internet (con la sua facilità di accesso).

b. Diffusione di operatori del mercato virtuale in grado di offrire un servizio efficiente a costi inferiori ai tradizionali.

c. Progressivo superamento delle preoccupazioni legate alla sicurezza della Rete.

Le prospettive di sviluppo futuro del settore, dati i vantaggi di accessibilità spazio-temporale e la riduzione dei costi di negoziazione, sono essenzialmente connesse all’accresciuta libertà indotta da Internet.

La rivoluzione prodotta nel mondo finanziario e l’associata trasformazione nelle abitudini degli investitori da un lato e nelle strategie degli intermediari dall’altro non è in ogni caso esente da rischi e difficoltà.

Un’importante condizione affinché le molteplici implicazioni del fenomeno siano orientate al rispetto dei principi di tutela del risparmiatore e di regolata libertà di sviluppo del fenomeno è rappresentata da adeguati interventi legislativi a livello comunitario e nazionale.

Cambiale tratta vaglia cambiario e ricevuta cambiaria

domenica 13 luglio 2008

La cosiddetta cambiale è un titolo di credito disciplinato dal R.D. 14/12/33 n. 1669 in due forme distinte:

cambiale tratta, la quale contiene l’ordine senza condizioni dato dal traente (che sottoscrive la tratta) al trattario (un’altra persona da cui il traente avanza denaro) di pagare a una certa data (scadenza) e luogo la somma di denaro indicata nella tratta al prenditore (la terza persona che a quel momento detiene il titolo, ceduto dal traente);

pagherò, o vaglia cambiario, il quale contiene la promessa senza condizioni dell’emittente (che sottoscrive la tratta) di pagare a una certa data (scadenza) e luogo la somma di denaro indicata nel pagherò cambiario al prenditore.

Entrambe sono soggette all’imposta di bollo del 12% riferita all’importo trascritto sul titolo medesimo. Il titolo è protestabile.

La ricevuta bancaria non è soggetta all’imposta in quanto nasce come promemoria per il cliente dell’azienda e semplice documento di quietanza. Non è un titolo protestabile come i precedenti per cui in apparenza non crea rischi per chi deve pagare.

In pratica il mancato pagamento, specie se ripetuto, obbliga la banca a rifiutare tale cliente ceduto o a non anticipare alcunché al cliente, che chiede di andare a riscuotere la somma di denaro indicata nella ricevuta medesima, in quanto le probabilità che il cliente ceduto paghi alla scadenza sono basse.

Nei moduli predisposti dalle banche vi sono più modalità di invio delle ricevute bancarie per l’incasso e il correntista prepara una distinta per ciascuna di quelle che sceglie. I modi principali sono due:

1. Dopo incasso

Il meccanismo prevede l’accredito della somma nel conto corrente del titolare dopo che l’incasso è avvenuto. La banca non corre alcun rischio e presta solo un servizio, in qualità di mandataria, retribuito dalla commissione d’incasso e da un certo numero di giorni di ritardo valuta (da 10 a 25) rispetto alla data indicata per il pagamento. E importantissimo contrattare con la Banca per ridurre al minimo i giorni e ricevere il denaro prima possibile. L’accredito al cliente è pari all’importo pagato meno le commissioni. Nel caso il cliente non paghi, la banca chiede in più solo le commissioni per il messaggio di mancato pagamento, detto tecnicamente insoluto.

2. Salvo buon fine (sbf)

Il meccanismo prevede l’accredito automatico della somma nel conto corrente del titolare un certo numero di giorni (da 5 a 15) dopo la data indicata per il pagamento al cliente. E importantissimo contrattare con la Banca per ridurre al minimo i giorni e ricevere il denaro prima possibile. L’ addebito delle commissioni è di solito il giorno in cui si è presentata la distinta allo sportello. Nel caso il cliente non paghi, la banca chiede indietro l’importo prima accreditato automaticamente e le commissioni per il messaggio di insoluto.

Non bisogna confondere questi due modi di mandare i messaggi all’incasso con la possibilità che la banca offre, nel caso di ricevute sbf, di dare in anticipo fino al 100% del loro valore nel caso il cliente ne abbia bisogno per i propri pagamenti. Anche per queste forme di anticipo vi sono varie modalità disponibili da concordare preventivamente con la banca, identificate con nomi come accredito immediato, a valuta maturata ecc.

Ogni ricevuta bancaria presentata allo sportello bancario costa almeno 2 euro a chi la presenta, se è riuscito a strappare un ottimo prezzo per le cosiddette commissioni d’incasso effetti. Il costo standard supera i 3 euro senza contare che ci sono poi ulteriori commissioni, dette di brevità, per tutti i titoli che hanno scadenza inferiore a 10 giorni su piazza o 20 giorni fuori piazza.