Trasferire un titolo da una banca all’altra


Le banche applicano i costi di trasferimento titoli in base a vari criteri. Il criterio più costoso è quello che fa riferimento al codice di titolo: anche se tutto ciò che si possiede sono CCT (Certificati di Credito del Tesoro), basta che questi siano diversi per il codice (per esempio IT0000791853 e IT0000791215) per dover pagare la tariffa due volte.

Un pò meno costoso è il criterio che si basa sul nominativo: per esempio si paga due volte se si hanno obbligazioni di due diverse società , ma non se si hanno due emissioni della stessa società.

Ancora meno cara è l’applicazione a seconda della specie del titolo: per esempio, se si hanno sia CCT sia azioni italiane si paga due volte, ma una sola volta per qualunque genere di azioni italiane.

C’è poi un altro metodo, non confrontabile con i precedenti perchè può essere più o meno salato a seconda dei casi: si tratta del pagamento in base al valore dei titoli (per esempio si stabilisce l’1% sul valore nominale trasferito).

L’elenco di questi criteri dà un’idea della ragnatela creata dalle banche per spillare denaro ai clienti che intendono trasferire i propri titoli.

Più o meno cari, i metodi sono comunque tutti eccessivamente esosi e ingiustificati. Tanto più che ormai i titoli sono quotati in mercati regolamentati e sono dematerializzati (cioè virtuali, nel senso che non sono documenti cartacei veri e propri), quindi assolutamente trasferibili per via informatica.

Per gli investitori assidui, il trasferimento titoli presenta anche un altro inconveniente: da quando viene dato l’ordine di trasferimento a quando i titoli sono disponibili sul nuovo conto passa del tempo, da un minimo di qualche giorno a un massimo non precisato.

Durante tale periodo i titoli sono indisponibili: come si fa a vendere un titolo, se non si sa dove questo si trovi e a chi dare l’ordine?

E’ difficile persino capire di chi sia la responsabilità dei ritardi: della banca vecchia, che indugia nel comunicare alla Monte Titoli l’ordine?

Della Monte Titoli, che ritarda ad avvisare la banca nuova dell’avvenuto cambiamento? Della banca nuova, che non comunica tempestivamente la disponibilità al cliente?

L’unica cosa certa è che in caso di crollo delle quotazioni proprio in quel periodo, il cliente rimarrebbe impotente a guardare il titolo mentre si deprezza, senza poterlo vendere.

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