Glossario


a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z



Ammortamento:

la ripartizione nel tempo di un onere, ovvero il processo in funzione del quale una passività viene ripagata nell’arco di un periodo di tempo.

Analisi:

la suddivisione di un’idea o problema in tutte le sue parti; un minuzioso esame dei dettagli di un qualsivoglia argomento.

Assicurazione contro i rischi di responsabilità civile:

protezione dal rischio di azioni giudiziarie cui una azienda o un privato sono soggetti.

Assegno bancario:

titolo di credito mediante il quale chi ha somme disponibili presso una banca o un banchiere può disporne a proprio favore o a favore di un terzo. È pagabile a vista.

Assegno circolare:

titolo di credito all’ordine emesso da una banca autorizzata e pagabile a vista. L’importo dell’assegno deve essere disponibile presso l’emittente.

Attività:

qualsiasi cosa di valore (monetizzabile) posseduta da un privato o da una azienda (contante, scorte, terreni, immobili, automezzi e attrezzature). Anche i crediti verso terzi, gli effetti attivi e gli acquisti prepagati sono considerati “attività”.

Avallo:

garanzia apposta sulla cambiale (o sull’assegno bancario). L’avallo si realizza con l’apposizione della firma dell’ avallante sulla facciata anteriore del titolo. In caso di mancato pagamento l’avallante assume l’obbligazione dell’avallato. Se questi non è indicato, l’avallo si intende dato per l’emittente del pagherò o per il traente della cambiale.

Azione:

titolo che rappresenta la quota di partecipazione al capitale sociale di una società, detta appunto “società per azioni”. Le azioni possono essere ordinarie, privilegiate, di godimento e a favore dei prestatori di lavoro.


Banca d’Italia:

è la banca centrale italiana ed è preposta al controllo dei mercati monetari, alle emissioni dei titoli di Stato e alla vigilanza sui cambi. E organo di controllo e di vigilanza dell’intero sistema bancario.

Base di ammortamento di un’attività:

il costo di un’attività impiegato nel calcolo di ammortamento su base annuale.

Benchmark:

indice che valuta i risultati degli investimenti, allo scopo di misurare la validità e l’opportunità di modificare le strategie dell’investimento BOND obbligazione, cioè titolo rappresentativo di un debito di una società per azioni usualmente emesso in multipli di 1.000 dollari, sebbene sia possibile l’emissione di tagli da 500 e da 100 dollari.

Bene capitale (o d’investimento o strumentale):

bene utilizzato come strumento per la produzione di altri beni, fornire un servizio o vendere, immagazzinare, consegnare le merci. Tale attrezzatura non sarà venduta nel corso della normale attività, ma verrà utilizzata, esaurita o consumata.

Beni mobili tangibili:

macchinari, attrezzature, arredamento e apparecchiature non fissate al terreno.

Bilancio d’esercizio:

rendiconto della situazione patrimoniale e finanziaria di un’impresa. Si compone di: stato patrimoniale, conto economico, e note integrative.

Bonifico bancario:

ordine dato da un cliente alla banca di versare una somma determinata a favore di una terza persona.

Borsa valori:

istituto organizzato per la disciplina e il controllo delle negoziazioni in valori mobiliari e in cambi (divise estere).

BOT (Buoni Ordinari del Tesoro):

titoli dello Stato che rappresentano un debito a breve termine (6, 12 mesi). In sede di emissione il prezzo del titolo è inferiore al valore nominale di rimborso, e pertanto il rendimento derivante dall’investimento è rappresentato dalla differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di acquisto.

BTP (Buoni del Tesoro Poliennali):

titoli emessi dallo Stato rappresentativi di un debito a medio-lungo termine. I tagli minimi sono di € 1.000,00 e le durate di 5, 7 e 10 anni.

Capitale:

denaro disponibile per investimenti o totale utili non distribuiti disponibili per la produzione o per il consumo.

Capitale d’indebitamento:

la parte di capitale d’investimento che deve essere presa a prestito.

Capitale d’investimento:

capitale liquido disponibile per essere investito.

Capitale di rischio:

capitale proprio che le aziende si procurano con emissione di azioni. Il capitale di rischio viene investito senza limiti di tempo e viene remunerato in relazione all’andamento economico dell’impresa.

Capitale netto: vedere Patrimonio netto.

Capitale proprio:

1) insieme dei conferimenti dei proprietari nelle imprese individuali e di quelli dei soci nelle società;
2) il valore monetario di una proprietà o azienda che eccede diritti e/o privilegi rivendicati da altri. Vedere Patrimonio netto.

Capitale sociale:

ammontare dei conferimenti dei soci in un’impresa. Si parla di capitale sottoscritto nel caso di conferimenti “promessi”, e capitale versato nel caso di conferimenti “eseguiti”. Viene riportato nell’atto costitutivo.

Capital gain:

espressione di lingua inglese che indica i guadagni ottenuti in conseguenza di una compravendita di titoli (sia obbligazionari che azionari). Risulta dalla differenza positiva tra il prezzo di vendita di un titolo e il prezzo al quale quel titolo era stato acquistato.

Capitalizzazione:

è il valore di mercato di una società, calcolato sui prezzi di Borsa, moltiplicando il prezzo di un’azione per il numero di titoli che compongono il capitale sociale.

Carta di credito:

mezzo di pagamento rilasciato per regolare l’acquisto di beni e servizi senza dover versare denaro contante. Possono essere utilizzate anche all’estero.

Cash flow (flusso di cassa):i movimenti di cassa effettivi di un’azienda (o di un qualsiasi altro soggetto come una famiglia o un privato); entrate di cassa meno uscite di cassa.

Cassa:

denaro contante o prontamente disponibile.

CCT (Certificati di Credito del Tesoro):

titoli che rappresentano un debito a medio-lungo termine del Tesoro e che danno diritto a ricevere alla scadenza una somma pari al valore indicato sul titolo (valore nominale). Durante la vita del titolo, gli interessi sono indicizzati sulla base del rendimento medio dei BOT a 6 o a 12 mesi.

Cedola:

è un tagliando unito a un titolo obbligazionario che dà diritto all’incasso degli interessi.

Certificati di deposito:

titoli rappresentativi di deposito emessi dalle aziende di credito a taglio, scadenza e rendimento predeterminato. I tipi tra cui il risparmiatore può scegliere sono: a tasso fisso, a tasso variabile. Ogni emissione è inoltre caratterizzata dalla durata del certificato: tra un minimo di 3 mesi e un massimo di 60.

Cespite ammortizzabile:

attività aziendale assoggettabile ad ammortamento.

Ciclo economico:

andamento dell’attività economica caratterizzata da fasi di sviluppo economico che si alternano a fasi di recessione economica.

Cofirmatari:

firmatari di un accordo di prestito che garantiscono di soddisfare gli obblighi in caso di inadempienza.

Commercialista:

una persona pratica nella gestione dei documenti della società. È di norma un professionista esperto, non un semplice contabile incaricato di tenere i libri. Il contabile, invece, è colui che si occupa della preparazione dei libri necessari allo svolgimento dell’attività e aiuta il titolare a capirli.

Commercio al dettaglio:

la vendita di beni o servizi direttamente al singolo consumatore.

Contabilità:

il processo in base al quale i dati economico-finanziari di un’azienda vengono registrati, classificati, riepilogati e interpretati.

Conto:

documento, scheda, supporto che mostra incrementi e decrementi relativi a: attività, passività, capitale proprio, redditi, spese.

Conto da esigere (conto attivo, credito verso clienti):

quanto dovuto alla vostra azienda a fronte di crediti concessi a clienti che acquistano i vostri prodotti o servizi.

Conto economico:

sinonimo di conto profitti e perdite. Componente del bilancio d’esercizio di un’impresa.Integra lo stato patrimoniale. Ha la forma di un prospetto: sul lato sinistro figurano tutti i costi e su quello destro tutti i ricavi. Il saldo dei due totali si chiama utile d’esercizio (o profitto) se i ricavi superano i costi, perdita nell’ipotesi opposta.

Conto passivo (debito verso fornitori, banche, ecc.):

quanto dovuto ai creditori a fronte di beni o servizi ricevuti.

Conto profitti e perdite: vedere Conto economico.

Contratto:

accordo tra due o più parti per costituire, modificare o estinguere un rapporto giuridico.

Consob:

sigla che indica la Commissione nazionale per le società e la Borsa, il massimo organo di controllo del mercato mobiliare. A essa spetta ogni potere di controllo su tutta l’attività della Borsa per la quale detta le norme di funzionamento.

Corso:

prezzo unitario attribuito a un titolo in un dato momento, durante una
contrattazione ufficiale. È sinonimo di quotazione.

Costi:

gli elementi negativi del reddito. I costi sostenuti per produrre reddito attraverso la vendita di prodotti o servizi.

Costi controllabili:

le spese che possono essere controllate o contenute dal responsabile dell’operazione.

Costi variabili.

Costi di esercizio (costi operativi): normali spese che incorrono nello svolgimento degli affari.

Costi diretti:

le spese direttamente rapportabili al prodotto o servizio.

Costi fissi:

i costi che non presentano variazioni tra un periodo e il successivo. I costi fissi, di norma, non sono influenzati dal volume degli affari.

Costi prepagati:

voci di spesa relative a beni/servizi pagati prima del loro utilizzo. Alcuni esempi sono le assicurazioni, le locazioni, gli acquisti di merce prepagata, ecc.

Costi variabili:

costi che variano cambiando il volume della produzione e delle vendite, aumentando al loro crescere e viceversa. Non dovrebbero essere sostenuti se non si svolge l’attività o non si fabbrica il prodotto cui si riferiscono.

Crediti inesigibili:

denaro che vi è dovuto ma che non può essere incassato.

Credito di fornitura:

permesso di acquistare da alcuni fornitori in conto aperto, ovvero con pagamento differito.

Creditore:

persona od organismo al quale si deve del denaro.

CTO (Certificati del Tesoro con Opzione):

titoli a tasso fisso e con cedole emestrali che offrono all’investitore la possibilità di ottenere, a metà della urata, il rimborso anticipato del capitale.

CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon):

titoli che presentano caratteristiche simili a quelle dei Buoni Ordinari del Tesoro, ma hanno una scadenzaiù lunga (24 mesi). L’asta di collocamento avviene invece con le medesime aratteristiche di quella prevista per i BTP e i CCT.


Debito:

ciò che è dovuto.

Deprezzamento:

diminuzione di valore dovuta a obsolescenza, usura, deterioramento o variazione del prezzo di mercato. Il deprezzamento è un rischio normale per un’azienda e deve essere tenuto in debito conto.

Dividendo:

termine usato per indicare gli utili che l’assemblea di una società per azioni ha deliberato di distribuire ai soci. Ogni azione dà diritto a incassare annualmente un dividendo, il cui ammontare è variabile di anno in anno in relazione agli utili conseguiti dalla società.


Fattura:

un conto relativo alla vendita di merci o servizi emesso dal venditore all’acquirente.

Fideiussione.

È una possibile garanzia aggiuntiva, prestata da una persona diversa da quella che ha chiesto il mutuo (per esempio un genitore), che garantisce il rimborso del debito in caso di mancato pagamento delle rate.

Financial Futures:

contratti in cui i contraenti stabiliscono di acquistare o vendere una quantità prefissata di un determinato strumento finanziario (titoli di Stato, valute ecc.) a un prezzo prestabilito e con una consegna a una data predeterminata. I future offrono agli investitori la possibilità di coprirsi dal rischio di variazioni sulle quotazioni.

Fissato bollato:

documento sul quale vengono riportati gli estremi di tutti i contratti di compravendita di titoli, sul quale devono essere apposti i bolli previsti dal tipo dell’operazione.

Flottante:

quantità di azioni di una società quotata in Borsa detenuta da risparmiatori e da investitori istituzionali

Fondi comuni di investimento:

strumenti finanziari creati per gestire il risparmio di una pluralità di soggetti. In Italia esistono due tipologie di fondi comuni: fondi aperti e fondi chiusi. I primi sono caratterizzati dalla variabilità del capitale che varia a seconda del numero dei risparmiatori che vogliono investire nel fondo. La sottoscrizione e il riscatto delle quote sono quindi liberi e possono essere effettuati in ogni momento. Nei fondi chiusi invece il numero delle quote di partecipazione al patrimomio comune è stabilito al momento della costituzione del fondo e non è possibile chiedere il riscatto delle quote prima della scadenza.

Fondi pensione:

strumenti finanziari creati per integrare le prestazioni erogate dal sistema pensionistico obbligatorio. L’adesione a questo strumento è libera. Nel fondo pensione confluiscono i contributi sia del lavoratore che del datore di lavoro secondo rapporti e limiti fissati per legge. La gestione del patrimonio del fondo viene affidata a soggetti diversi dal fondo pensione come le Sim e le compagnie di assicurazione.


Garanzia collaterale:

qualcosa di valore dato o trattenuto a garanzia che un debito o un’obbligazione saranno rispettati.


Imprenditore:

una persona che si assume il rischio d’impresa; che riconosce le opportunità nell’introduzione di un nuovo prodotto, un nuovo processo o nel rinnovamento dell’organizzazione, che raccoglie il denaro necessario, riunisce i fattori produttivi e organizza un’operazione per lo sfruttamento dell’opportunità.

Impresa individuale:

un’azienda legalmente costituita che ha un solo proprietario.

Inadempienza:

mancato pagamento di un debito o rimborso di un’obbligazione.

Indebitamento (indice o quoziente di):

rapporto tra il totale dei debiti (passività correnti e a medio-lungo termine) ed il totale di essi più il capitale proprio, oppure tra il totale dei debiti e il capitale proprio. Impiegato per determinare l’indebitamento di un’azienda e la sua capacità di assolvere i debiti. Più alto è l’indice, maggiore sarà il rischio di fallimento. Il valore “accettabile” per questo indice dipende dalle politiche dei creditori e dei finanziatori.

Indebitamento (valori di):

l’indicazione di quanto denaro preso a prestito viene impiegato per generare profitti. Maggiore è l’indebitamento, maggiore sarà il rischio di fallimento.

Ingrosso:

vendita finalizzata alla rivendita.

Istruttoria:

È l’insieme delle analisi fatte dalla banca per decidere se concedere o no il mutuo, basate sulla documentazione fornita da chi chiede il mutuo e sulla sua affidabilità come debitore. Le spese sostenute dalle banche per l’istruttoria sono in genere a carico del cliente. Le analisi riguardano la stima del valore dell’immobile, la compatibilità tra questo e l’importo da finanziare (in genere i mutui sono concessi fino ad un valore massimo pari al 15%, 80% del valore dell’immobile), la compatibilità tra capacità di rimborso del cliente e piano di ammortamento (le rate del mutuo in genere non devono superare il 30-35% dello stipendio del richiedente), l’analisi di eventuali garanzie aggiuntive e le evidenze da cui può risultare il passato di buono o cattivo pagatore.

Isc (Indicatore sintetico di costo).

Con questa sigla si indica oggi quello che è il Taeg del mutuo. Indica in termini percentuali annui il costo effettivo dell’operazione di mutuo. Tiene conto, oltre che dei tassi di interesse nominali (il Tan), anche della periodicità delle rate, dei costi di accensione e gestione e delle spese accessorie (tipo le spese assicurative obbligatorie). È sulla base dell’lsc che devono essere confrontate le varie offerte di mutuo.

Ipoteca:

Tutti i contratti di mutuo sono garantiti da ipoteca sull’immobile da acquistare, che garantisce la banca in caso di insolvenza del cliente: dà infatti la possibilità di espropriare il bene e di rivenderlo nel caso in cui il cliente non rimborsi il suo debito. L’ipoteca ha una durata pari alla durata dei piano di ammortamento (non può comunque superare per legge i 20 anni, a meno che non la si rinnovi). L’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari avviene per un valore superiore al’ finanziamento erogato (viene iscritta per un valore compreso tra il 150% ed il 300% del finanziamento), questo perché serve a coprire oltre che il capitale erogato anche gli interessi (anche eventualmente di mora), i tributi, gli oneri notarili, le spese giudiziali per il recupero del credito da parte della banca.

Interesse:

il prezzo per l’uso del denaro, cioè il compenso che spetta a chi presta una somma per un certo periodo di tempo. Investimento (indici di): indici impiegati per misurare i guadagni della proprietà derivanti dagli investimenti nell’azienda. Vedere Redditività del capitale investito. Investire: spendere denaro per qualsiasi scopo da cui si prevede un profitto.


Leasing (locazione finanziaria):

un accordo di locazione a medio-lungo termine, generalmente di beni mobili. Al termine del contratto l’impresa può restituire i bene o diventarne proprietario versando la somma pattuita inizialmente.

Liquidare:

saldare un debito o convertire in denaro contante. Liquidità: la disponibilità da parte di un’organizzazione di elementi generalmente realizzabili in moneta per coprire i debiti. Margine di profitto: la differenza tra il prezzo di vendita e i costi.


Margine (di profitto) lordo:

un indice che esprime la percentuale di denaro che rimane all’azienda dopo il pagamento delle merci. calcolato dividendo il profitto lordo per il fatturato.

Marketing:

tutte le attività commerciali volte a determinare o agevolare il flusso di beni o servizi dal produttore al consumatore o utente.

Mercato di riferimento (target):

determinati soggetti, selezionati in base a caratteristiche socio-economiche, demografiche, d’interesse, che con buona probabilità sono potenziali clienti dei prodotti o servizi di un’azienda.

Merci:

beni acquistati e venduti in un’azienda. Le “merci” sono parte delle scorte (ved.).


Obbligazione:

qualsiasi documento contenente un riconoscimento di debito.


Pagabile (passivo):

pronto per essere pagato. Un rendiconto tipicamente tenuto dalla contabilità è il “conto creditori”. Si tratta di un elenco di conti in scadenza o scaduti che devono essere pagati.

Pagherò:

una promessa scritta contenente i termini di pagamento di un debito.

Pegno su titoli:

Altra possibile garanzia, costituita da pegno su titoli (per esempio obbligazioni) di cui si può fare a meno per un certo periodo di tempo.

Periodo di ammortamento:

È il periodo che serve a ripagare il finanziamento, è quindi l’insieme delle rate, comprensive di quota capitale ed interessi, che servono a pagare l’intero importo finanziato.

Periodo di preammortamento:

Se previsto all’inizio del mutuo, è caratterizzato da rate ridotte costituite dalla sola quota interessi. Così facendo le successive rate saranno più alte di quelle che sarebbero state senza il preammortamento. Può essere utile se all’inizio avete problemi dì liquidità.

Prefinanziamento:

Nella maggior parte ei casi la banca non eroga il mutuo finché non avrà certezza dell’iscrizione dell’ipoteca. Poiché l’ipoteca esiste solo dal momento in cui il notaio la iscrive nell’apposito ufficio, ciò significa dover aspettare due o tre settimane prima di poter disporre del denaro. Se il richiedente ha però bisogno dei soldi al momento del rogito, la banca può concedere una sorta di scoperto di conto corrente a termine (il prefinanziamento, appunto): il cliente paga gli interessi (è bene chiedere a quale tasso). Il prefinanziamento di solito dura fino alla fine del mese in cui il notaio consegna alla banca la relazione sull’iscrizione dell’ipoteca, dal mese successivo inizia l’ammortamento del mutuo.

Passività:

insieme delle fonti di terzi da cui un’impresa ricava i mezzi per l’esercizio della propria attività; in altri termini, la cifra dovuta da essa ai suoi creditori, i debiti di un’azienda. Nel bilancio entrano a far parte delle passività anche le poste rettificative dell’attivo.

Passività a medio-lungo termine (debiti a medio-lungo termine):

fonti di finanziamento con scadenza superiore all’anno.

Patrimonio netto:

la differenza tra i valori delle attività e delle passività di un’azienda o di un qualsiasi altro soggetto. Nelle società di capitale è composto dal capitale sociale, dai fondi di riserva e da eventuali utili non distribuiti. Sinonimo di capitale netto e capitale proprio.

Perdita netta:

l’importo di cui i costi eccedono i ricavi. Nel conto economico la perdita viene di norma rilevata al lordo e al netto delle imposte.

Plusvalenze (capital gain):

variazione economica positiva di reddito rappresentata dal maggior valore realizzato, rispetto al valore contabile, all’atto della vendita, sostituzione o eliminazione di un bene capitale.

Prestito:

finanziamento erogato generalmente a titolo oneroso.

Pro forma:

una proiezione o stima di che cosa potrebbe risultare in futuro in seguito ad azioni presenti. Un rendiconto finanziario pro forma mostra a che cosa daranno luogo le operazioni in corso dell’azienda se si verificheranno determinate condizioni.

Profitto:

il risultato positivo derivante dalla gestione dell’impresa in un periodo di tempo dato. La somma rimanente dopo la deduzione dei costi.


Quota:

una delle uguali parti in cui è divisa la proprietà di una società (nel caso di una s.p.a. si parlerà di azione). Una “quota” rappresenta una parte di proprietà nella società.


Redditività del capitale investito (ROI – return on investments):

la percentuale di profitto ricavabile da un investimento. Il ROI è uguale al profitto operativo diviso per il totale dell’attivo della situazione patrimoniale. Maggiore è il ROI, meglio è. I titolari d’azienda devono stabilire un obiettivo di ROI e decidere quanto vogliono guadagnare dai propri investimenti. Reddito netto (utile netto, profitto netto): l’ammontare di cui i ricavi eccedono i costi al netto degli ammortamenti e delle imposte.

Rendiconto economico-finanziario:

il rapporto periodico che riassume la situazione economico-finanziaria di un’azienda.

Ricavi:

le entrate in denaro risultanti dalla vendita di prodotti o servizi o dall’impiego di investimenti e proprietà.

Ricavo lordo/incasso:

ricavo totale complessivo prima delle deduzioni.


Saldo:

la somma di denaro risultante da un conto. Sconto cassa: detrazione concessa a fronte dell’immediato pagamento di un conto.

Scorte (giacenze):

insieme di materie prime e semilavorati non ancora impiegati e di giacenze di prodotti finiti non ancora venduti. Le giacenze, al momento in cui si compila l’inventano di fine esercizio sono dette anche rimanenze.

Società di capitali:

impresa gestita da più persone, dotata di personalità giuridica e di autonomia patrimoniale perfetta; la società, cioè, è titolare di diritti ed obblighi e i soci rispondono delle obbligazioni sociali solo con la quota conferita. Sono tali la società per azioni, la società a responsabilità limitata e la società in accomandita per azioni.

Società di persone:

società gestita da più persone, dotata di autonomia patrimoniale; la legge, cioè, riconosce la separazione tra il patrimonio della società e quello personale dei soci, ma qualora il patrimonio sociale si rivelasse insufficiente a coprire le obbligazioni assunte, impone che siano i soci a rispondere solidamente ed illimitatamente con il loro patrimonio. Sono società di persone la società semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice.

Società in accomandita:

una società di persone dove alcuni soci si assumono responsabilità solo relativamente alla somma investita.

Somma capitale:

la somma riportata sul recto di un pagherò o obbligazione/garanzia.

Spesa in conto capitale:

una spesa effettuata per l’acquisto di un bene di proprietà, un impianto o un’attrezzatura la cui “durata” è superiore a un anno (attività fisse).

Stato patrimoniale:

una relazione particolareggiata che elenca le attività totali e le passività totali di una data azienda e ne identifica il patrimonio netto in un determinato momento.

Statuto sociale:

insieme delle norme che regolano il funzionamento di una società. Viene predisposto dai soci fondatori della società all’atto della costituzione e può essere successivamente modificato dalle assemblee dei soci.

Storia finanziaria personale:

una sintesi di informazioni finanziarie personali sul titolare di un’azienda. La storia finanziaria personale è spesso richiesta da un finanziatore o investitore. Straordinario: che accade una sola volta, non ricorrente.

Spese “straordinarie”:

sono quelle relative all’inizio di un’impresa, che devono essere pagate una sola volta e non si presenteranno più.


Tasso fisso:

È un tasso di interesse che viene fissato al momento della stipula del mutuo e non cambia per tutta la durata del finanziamento. Il vantaggio è che salvaguarda da eventuali aumenti dei tassi di interesse; d’altra parte però non consente di beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi.

Tasso variabile:

È un tasso che varia periodicamente in base all’andamento dei tassi d’interesse sul mercato. In genere parte da un parametro di riferimento costituito dai tassi a cui le banche si scambiano denaro (i principali sono Eurirs e Eurobor), ai quali viene aggiunta una determinata percentuale (chiamata spread). Secondo il Bollettino economico della Banca d’italia a fine 2004 la quota deì mutui a tasso variabile è stata pari all’80%. Particolari tipi di mutuo a tasso variabile sono quello a rata costante (la rata resta uguale, l’aumento o la diminuzione del tasso accorcia o allunga la durata) e quello con tetto massimo, oltre il quale la rata non può salire (anche in questo caso la durata può essere variabile ed è prevista una rata finale per “saldare i conti”).

Tasso d’ingresso:

È quello applicato nei primi mesi del mutuo. Attenzione: spesso è usato come specchietto per le allodole per far sembrare il mutuo appetibile, salvo poi ritrovarsi con un tasso a regime molto più elevato.

Tasso a regime:

Subentra al tasso d’ingresso, ed è in genere più alto. È del tasso a regime che bisogna tener conto per individuare il costo effettivo del finanziamento.

Termini di pagamento:

le condizioni relative al pagamento di un bene o servizio acquistato.


Utili non distribuiti:

utili di una società che vengono trattenuti dall’azienda e non sono pagati in dividendi. Tale somma rappresenta la riserva di utili della società.


Vendita all’ingrosso:

un’azienda che vende, con un certo sconto, ad altro grossista, a un dettagliante o a clienti con un importante giro d’affari.

Volume:

una somma o quantità di lavoro; il “volume d’affari” di un’azienda è rappresentato dal totale delle vendite di un certo periodo.