Conto corrente con canone mensile


I conti correnti cosiddetti a canone mensile o a forfait e operazioni illimitate prevedono una spesa fissa che viene periodicamente addebitata al correntista che sostituisce buona parte delle commissioni bancarie. Possono essere anche più convenienti dei conti senza spese, o a “zero spese” o “light”, grazie ai minori costi sulla compravendita e il deposito di titoli.

Il canone o forfait periodico in cifra fissa sostituisce quasi tutte le commissioni per i servizi bancari di conto corrente e di gestione titoli, per cui è conveniente soprattutto per chi opera spesso con Titoli.

Il tasso di interesse, che in alcuni casi viene applicato solamente se la giacenza supera un determinato importo, è comunque decisamente basso e quindi finisce per influire poco sulla convenienza globale.

In Italia il prodotto più conosciuto a tale proposito è probabilmente il conto RIFLEX di Banca Mediolanum, il quale ha anche il vantaggio di consentire l’azzeramento del canone al superamento di una certa giacenza media. Esistono anche altri conti correnti con canone fisso e operazioni illimitate, il Genius One di Unicredit Banca, il Conto Intesa di Banca Intesa e tutta una serie di prodotti flessibili o a canone variabile.

L’idea di sostituire a una miriade di voci di spesa un solo costo fisso rappresenta un passo in avanti sotto l’aspetto della trasparenza: il cliente, sapendo in anticipo la cifra da versare tutti i mesi, può gestire più comodamente il proprio bilancio familiare; leggendo l’estratto conto, poi, non deve più stare a scorrere per filo e per segno tutte le spese relative alle operazioni effettuate per controllare che non vi siano errori.

Inoltre, se si sceglie un conto di questo tipo, la convenienza di una banca rispetto a un’altra risulta immediata. Attenzione, però: il canone fisso non esclude il pagamento di alcune spese extra per determinati servizi, per cui il consiglio che vi diamo è sempre quello di valutare attentamente ogni singola proposta e soprattutto le condizioni generali di contratto.

Questo vi consentirà di accertare esattamente quali tipologie di spese e commissioni sono incluse nel canone e quali eventualmente no. Ricordatevi di chiedere sempre l’ammontare delle spese di estinzione del conto qualora in futuro vorreste chiuderlo e cambiare banca.

Così come i conti correnti senza spese non sempre tengono fede al proprio nome, anche quelli a canone fisso non cancellano proprio tutte le commissioni. e spese extracanone si differenziano da banca a banca e solitamente riguardano proprio le operazioni sui titoli, i bolli, i bonifici, la tessera bancomat e le carte di credito.

Diventa quindi estremamente importante chiarire bene le vostre esigenze prima di valutare qualunque offerta di conto corrente a canone fisso o a forfait. Se per esempio prevedete di avere una bassa giacenza media e di non fare poi così tante operazioni, allora probabilmente vi conviene orientarvi piuttosto su conto light cioè senza spese.

Informatevi comunque sui costi dei bonifici in uscita e, se possedete una connessione internet flat ADS, richiedete la possibilità di gestire il conto via internet e di ricevere gli estratti conto in formato elettronico anzichè cartaceo, in questo modo otterete ulteriori risparmi in termini di costi.

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