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Cosa fare se perdi il bagaglio

mercoledì 8 giugno 2016

Cosa fare se perdi il bagaglio

Cosa fare se perdi il bagaglio

Cosa fare se smarrisci o ti viene danneggiato il bagaglio in aereporto? L’importante è mantenere la calma. Naturalmente se prima di partire ti eri informato sulla procedura da seguire ciò ti risulta più facile.

Ecco cosa pu&ograve succedere: si parte in aereo verso la desiderata meta per passare qualche giorno o settimana di vancaza e ci si ritrova in un aeroporto magari a migliaia di chilometri lontano da casa, con i soli indumenti che si indossano.

Il resto del nostro bagaglio non arriva sui nastri trasportatori: &egrave andato perduto. Non sono pochi quelli che lamentano questa spiacevole esperienza.

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Cosa fare se perdi il bagaglio

Mezzi di pagamento all’estero

mercoledì 16 luglio 2008

Che si voglia attraversare l’oceano o rimanere in Europa, prima di partire bisogna pensare per tempo a quale mezzo di pagamento portare con sé. Una prima alternativa è quella di utilizzare i travellers chèques.

I travellers chèques (TC) sono assegni emessi in euro o in valuta estera, in tagli fissi o variabili, che si incassano nelle banche straniere, negli uffici cambiavalute, negli alberghi convenzionati e nei negozi che li accettano.

Sono emessi da enti specializzati, grandi banche inglesi e americane oppure dagli stessi enti che emettono le carte di credito; i più diffusi sono American Express, Thomas Cook e Visa. Sono praticamente accettati in tutti i Paesi. Solo a Cuba si possono avere problemi a utilizzare TC emessi da banche statunitensi, come per esempio American Express.

I TC non hanno scadenza. Nel caso non siano utilizzati, una volta tornati in patria possono essere cambiati in banca, pagando una commissione. Per acquistare i travellers chèques è possibile rivolgersi alla propria o ad altre banche oppure alle agenzie degli istituti emittenti.

Non è necessario avere un conto corrente per farne richiesta, ma chi si rivolge alla propria banca ha la comodità di addebitare l’importo direttamente sul proprio c/c. I TC sono un’alternativa conveniente per chi non possiede una carta di credito o un bancomat internazionale.

Sono utili anche nel caso non sia molto diffuso il circuito della propria carta. Per tutte le destinazioni diverse da Cuba, è consigliabile preferire quelli emessi da American Express, che si trovano senza problemi in tutte le banche.

Per quanto riguarda la sicurezza, i TC sono nominativi e funzionano con il meccanismo della doppia firma: quando li ritirate, dovete firmarli uno ad uno. Quando li incassate, vanno di nuovo firmati.

Il confronto tra le due firme garantisce che i TC possano essere incassati solo dal titolare. In caso di furto o smarrimento c’è la possibilità di bioccarli immediatamente, telefonando ad un Call Center e comunicando i numeri di serie dei TC scomparsi.

E quindi fondamentale annotarsi questi numeri e tenere l’appunto in un luogo diverso da quello dei TC.

Al momento dell’acquisto dei TC si deve pagare una commissione fissa o variabile in funzione dell’importo richiesto. Se vengono acquistati direttamente nelle agenzie degli enti emittenti, i TC American Express hanno una commissione pari all’ 1,5% del valore, più un costo fisso.

Se li comprate in banca i costi sono molto variabili. Quando oltre frontiera li cambiate in denaro contante, vi possono essere chieste commissioni, che variano a seconda del Paese in cui vi trovate. La somma che riceverete varia naturalmente a seconda del tasso di cambio tra la valuta del TC (euro, dollari, sterline…) e la valuta locale.

Una seconda alternativa è quella di utilizzare il bancomat internazionale. Il bancomat internazionale è una carta di debito che si può utilizzare all’estero su circuiti come Cirrus Maestro: ogni spesa e ogni prelievo vengono subito addebitati sul c/c del titolare.
Ricordiamo che il più noto Pagobancomat è invece un circuito solo italiano, per cui non è possibile usarlo fuori dai nostri confini.

Il bancomat è distribuito dalle banche ai propri correntisti: bisogna perciò avere il conto corrente per poterlo richiedere. Non è detto che tutte le banche abbiano il bancomat internazionale; alcune, per esempio offrono carte di debito con le sole funzioni bancomat e pagobancomat (circuiti solo italiani), affidando alla carta di credito la funzione internazionale.

Il circuito su cui sono abilitati i bancomat internazionali è il Cirrus Maestro. Col logo Maestro vengono identificati i POS elettronici per i pagamenti nei negozi convenzionati (oltre 7 milioni nel mondo) e col logo Cirrus gli sportelli automatici (ATM) presso cui è possibile prelevare denaro contante. Tenete presente che il circuito è poco diffuso in Marocco e Tunisia ed è assente a Cuba. Non è diffusissimo neanche negli Stati Uniti, dove vengono preferiti i circuti delle carte di credito.

E’ consigliabile a coloro che non dispongono di una carta di credito. Prima della partenza, è essenziale controllare sul sito www.mastercard.com la presenza di sportelli ATM del circuito Cirrus Maestro presenti nel Paese di destinazione.

Se la loro diffusione è buona, il bancomat internazionale è sicuramente un ottimo strumento per ottenere valuta all’estero, preferibile ai travellers chèques. Questi ultimi hanno costi di emissione mediamente superiori ai prelievi con la carta. In più, quando una volta ritornati a casa si rivendono i TC alla banca, bisogna pagare una commissione.

Il bancomat internazionale ha limiti giornalieri sia di spese (750 euro) sia di prelievo (250 euro). Come per il circuito Pagobancomat italiano, il limite mensile èdi 1.500 euro.

Dover digitare il proprio codice segreto (PIN) per effettuare ogni operazione di acquisto e di prelievo rende il bancomat uno strumento di pagamento abbastanza sicuro. Ovviamente bisogna avere l’accortezza di tenere la carta separata dall’indicazione del codice.

Questo consiglio è ancora più importante se si tiene conto che nella maggior parte dei casi i contratti dei bancomat internazionali non recepiscono la raccomandazione UE sulla responsabilità per gli usi fraudolenti in caso di furto o smarrimento della carta.

Che cosa vuol dire? Significa che per la banca il titolare è ritenuto completamente responsabile: anche in caso di furto o smarrimento gli verrà addebitato tutto l’importo speso (dal ladro) e non solo i primi 150 euro, come prevede la raccomandazione UE.

Per quanto riguarda i costi va sottolineato che dal 10 luglio 2002, in seguito a un regolamento emanato dalla Commissione Europea sui pagamenti transfrontalieri, le commissioni applicate da ogni singola banca per l’utilizzo delle carte di pagamento devono essere le stesse per tutti i Paesi dell’unione moneteria: ciò significa che tutti i prelevamenti di contante in Italia o in un Paese dell’area euro costano allo stesso modo.

Le banche si stanno attivando per restituire ai propri clienti le maggiori commissioni eventualmente trattenute per prelievi effettuati dopo il 1° luglio 2002 nei Paesi dell’unione monetaria. Chi non avesse ancora ottenuto alcun rimborso, può richiederlo.

Una terza alternativa è naturalmente la carta di credito. Con la carta di credito si può prelevare denaro contante dagli sportelli automatici e si possono pagare beni e servizi negli esercizi convenzionati, addebitando tutte le spese in un’unica soluzione alla fine di un periodo di riferimento (di solito un mese).

I circuiti internazionali più diffusi sono Visa e Mastercard, seguiti da American Express, Visa Electron e Diners.

Europa e Nordamerica sono le aree in cui le carte di credito godono della maggiore diffusione, Come per i travellers chèques, a Cuba vengono rifiutate tutte le carte di credito emesse da società statunitensi e quelle del circuito American Express. Se possedete una carta del circuito Visa o Mastercard, emessa da una banca italiana, non avrete problemi nell’ impiego.

Se avete già una carta di credito internazionale, potete usarla per pagare nei negozi. Evitate invece i prelevamenti dagli sportelli ATM: costano cari. Per disporre di denaro contante è più conveniente utilizzare un bancomat internazionale o eventualmente farsi cambiare i travellers chèques. Come per il bancomat internazionale, anche per le carte di credito sono previsti limiti giornalieri e mensili di spese e di prelievo di contante.

Sono da considerarsi sicure solo le carte di credito che rispettano la raccomandazione Ue, cioè quelle che in caso di furto o smarrimento addebitano al titolare la responsabilità delle spese solo fino a 150 euro.

Quando non si trova più la propria carta bisogna bloccarla immediatamente, telefonando all’apposito numero verde predisposto dall’ente emittente (da portare con sé, ma separato dalla carta).

Dopo questa operazione, si deve denunciare il furto e inviare una copia della denuncia all’ente emittente, spedendola con una raccomandata a/r. In caso di emergenza è possibile avere subito una carta in sostituzione.

Se avete una carta appartenente al circuito Visa o Mastercard avrete una carta sostitutiva di emergenza entro un giorno lavorativo negli USA ed entro due giorni lavorativi negli altri Paesi.

La carta verrà spedita all’indirizzo comunicato oppure potrà essere ritirata presso la filiale di una banca associata. La carta sostitutiva provvisoria è offerta gratuitamente, tranne che da Cartasì: per averla all’estero in meno di tre giorni bisogna pagare 10,33 euro. Se avete American Express, la carta sostitutiva viene fornita gratuitamente entro 24 ore. Sempre gratis anche la Diners, che arriva entro 48 ore.

Per i pagamenti non è dovuta alcuna commissione; bisogna però considerare la commissione aggiuntiva sul tasso di cambio, tra l’1 e il 2%, per i pagamenti in Paesi al di fuori dell’area euro.

Costi considerevoli invece si riscontrano quando si preleva contante: costo di un prelievo di 200 euro con la carta di credito costa in media 8 euro in un paese che ha come valuta ufficiale l’euro e 11 euro altrove, contro i 2,05 e 5,80 euro del bancomat internazionale: una bella differenza.

C’è da segnalare inoltre che molte banche non comunicano la commissione sul cambio, con il pretesto che viene applicata dal estore del circuito su cui gira la catta. E quindi raccomandabile chiedere la propria banca sia la commissione da lei richiesta, sia quella legata al circuito internazionale. Quest’ultima inciderà su tutte le operazioni in valuta estera, siano pagamenti POS oppure prelievi agli sportelli ATM.